Sono 138 – secondo quanto riporta Brescia news – i firmatari dell’appello, partito da Rovato, che chiede alla provincia di Brescia di eliminare dal Piano cave provinciale le nuove volumetrie sul bacino della Bonfadina consentendo soltanto l’estrazione di quanto già autorizzato nel piano vigente e non ancora cavato.
“Lo scorso aprile – si legge nel documento – abbiamo deciso di partecipare all’iter autorizzativo del piano cave provinciale ghiaia e sabbia sottoscrivendo, nel volgere di poche ore con un semplice passaparola, un documento che abbiamo richiesto di protocollare in Provincia a un nostro legale di fiducia. Tutti noi condividiamo la necessità che attività dall’alto impatto ambientale come quella estrattiva debbano essere sostenibili nelle modalità e nei volumi e non siamo d’accordo con le previsioni avanzate dalla Provincia nella proposta di Piano: riteniamo ingiustificati i 2 milioni di metri cubi di nuova estrazione previsti sul bacino ATEg09 della cava Bonfadina di Rovato-Cazzago S.M., oltre ai volumi di riserva, che determinerebbero il proseguimento dell’attività estrattiva sul nostro territorio per i prossimi 40 anni. Siamo consapevoli che molti di noi sottoscrittori non vedrebbero il recupero ambientale del sito, se mai ci sarà”.