Ha preso il via ieri, dall’ex cava “la pianera” di Castegnato, il Festival Carta della terra 2021, giunto alla sua sesta edizione e che prosegue l’intento della Fondazione Cogeme nel diffondere il più possibile i messaggi della Carta della Terra attraverso iniziative che coinvolgano le Comunità locali “in rete per sostenere la sostenibilità” come il Sindaco di Castegnato Gianluca Cominassi afferma durante il suo intervento di apertura suggellando una storia ventennale che lega la sua Comunità alla Carta della Terra e soprattutto ad uno dei suoi fautori e concittadino scomparso (e mai dimenticato) padre Vittorio Falsina. L’ex cava Pianera diventerà dunque un bosco didattico e per questo si è deciso di partire da qui, dalla “Terra” come massima espressione di rispetto lungo tutti le venti iniziative previste dal programma illustrato dall’ideatrice e direttrice scientifica Eugenia Giulia Grechi, Consigliere di Fondazione Cogeme insieme alla collega Laura Del Bono, alla presenza di istituzioni, Enti pubblici e privati che si riconoscono nel “fare insieme” azioni concrete di sostenibilità.
“Herman Hesse diceva che la natura ha migliaia di colori e che noi ci siamo messi in testa di ridurne la scala solo ad una ventina. Ecco parafrasandolo”- così la Direttrice Grechi– “noi abbiamo cercato di ridurre a una ventina le iniziative legate alla Carta della terra ma avremmo potuto metterne in calendario molte di più; questo a significare del potenziale che la Carta della Terra esprime all’interno delle numerose Amministrazioni locali che ogni anno aderiscono alla nostra iniziativa. Nonostante le difficoltà abbiamo deciso rilanciare il Festival in veste rinnovata: partire dalla Terra per riscoprirla grazie ad iniziative pensate per essere fatte solo all’aperto. Ripartenza e speranza le linee che ci guidano in questa nuova esperienza tra la Franciacorta e la Pianura.”
Tra le novità di questa edizione, oltre al fatto di svolgersi totalmente all’aperto, vi è la collaborazione con la Rassegna della Microeditoria e con essa la condivisione di alcuni ospiti importanti come il Filosofo Salvatore Veca, il Vice Direttore Fao Maurizio Martina e infine il poeta Franco Arminio. Proprio Franco Arminio è tra gli ospiti più simbolici che chiuderà questo Festival (Lunedì 28 giugno) prima accompagnando “lo sguardo” dei visitatori presso le Torbiere del Sebino con la sua “piccola farmacia poetica” e infine presentando in quel di Chiari Capitale italiana del libro il suo ultimo lavoro dal titolo “Lettere a chi non c’era” (ed. Bompiani). Nel mezzo ci sono passeggiate filosofiche e non, tra sentieri (come quello “del respiro” che Berlingo vorrebbe dedicare alle vittime covid) e monti (come il Monte Orfano in compagnia di Davide Sapienza, scrittore e “geopoeta”) oppure ancora le tappe tra la natura di Padernello e il laghetto di Scarpizzolo in pieno Parco dello Strone, e le visite alle scuole “senza zaino”, alle aziende agricole guidate da donne (grazie alla collaborazione con Coldiretti Brescia), progetti di recupero del dna dei meli (progetto Eden Forever), biciclettate tra i fontanili della bassa da Lograto al Mella patrocinate anche dal Consorzio Oglio Mella e la collaborazione con “Le Meraviglie della Terra del fiume”, manifestazione ideata dal Comune di Palazzolo sull’Oglio e che prevede l’apertura al pubblico dei monumenti e luoghi più rappresentativi della città, come i parchi pubblici a cui Roberto Lancini (esperto del territorio palazzolese) guiderà nel suo “itinerario naturalistico”.
Il Festival sin dalle origini si è sempre contraddistinto non solo per l’offerta culturale nel suo complesso, ma anche per il suo valore educativo. Negli anni infatti si sono susseguiti laboratori didattici gratuiti per le scuole oltre che concorsi in collaborazione con la Rete bibliotecaria bresciana. Per l’edizione corrente si è scelto di avviare una nuova collaborazione con l’associazione “Scuole senza zaino” e che comprende al suo interno l’Istituto Comprensivo di Leno, entrambi aderenti alla Carta Della Terra. Grazie ad essa infatti è stato possibile riprendere il filo interrotto la scorsa edizione (causa covid) con la Fondazione Dominato Leonense e mettere in programma una serie di iniziative dapprima celebrando il “senza zaino day 2021” (19 maggio in diretta streaming) a livello nazionale, e in un secondo momento partecipare alla giornata dal titolo Un seme non muore mai: diventeremo spighe mature e potenti” (22 maggio, presso Villa Badia di Leno (Bs) dedicata ai progetti delle scuole del Comprensivo di Leno e dell’Istituto superiore “Capirola”.
Ma tra le novità persistono anche le certezze rappresentate dal Muse -Museo delle scienze di Trento grazie all’intervento in diretta streaming di Christian Casarotto che misurerà il “termometro della Terra” analizzando lo stato dei ghiacciai e infine il Teatro Telaio che metterà in scena a Urago d’Oglio (20 giugno) lo spettacolo “La Meraviglia è un equilibrio che si rompe”.
Come sempre numerosi e prestigiosi i patrocini e le collaborazioni tra cui la Provincia di Brescia, l’Ufficio scolastico territoriale di Brescia, l’ Associazione dei Comuni Terra della Franciacorta (rappresentata dal Presidente Francesco Pasini), Comuni del Monte Orfano, Cogeme spa e Acque Bresciane (presenti alla conferenza stampa rispettivamente il Presidente Dario Lazzaroni e la consigliere Roberta Sisti), Coldiretti Brescia, Castello di Padernello, Muse Museo delle scienze di Trento, Sistema Parchi di Regione Lombardia, Kyoto club, Consorzio di bonifica Oglio Mella, Associazione Comuni Virtuosi, Legambiente, Rassegna della Microeditoria, Chiari Capitale italiana del libro.
Per consultare il programma integrale* e la registrazione della Conferenza Stampa, si rimanda alla pagina dedicata di Fondazione Cogeme https://fondazione.cogeme.net/practice/festival-carta-della-terra/ e i canali social: facebook, linkedin, YouTube