Le verande esterne sono soluzioni ideali per ampliare lo spazio abitativo della casa, sfruttando appieno determinate zone che altrimenti resterebbero inutilizzate per diversi mesi all’anno, o per disporre di un maggiore spazio a beneficio di locali e ristoranti. Oltre all’aspetto pratico, bisogna considerare anche quello relativo al design soprattutto se si sceglie il vetro come materiale.
Una veranda in vetro consente di vedere lo spazio circostante, una condizione molto piacevole soprattutto se attorno c’è tanto verde o un bel panorama. Inoltre il vetro è la soluzione ideale sia in inverno sia soprattutto in estate poiché assicura un ottimo isolamento termico. Nei mesi freddi filtrano i raggi solari per riscaldare l’ambiente, mentre nei mesi caldi si mantiene l’ambiente fresco.
Prima di installare una veranda in casa o nel proprio locale bisogna però chiedere determinati permessi.
Verande mobili e verande fisse
Le verande mobili sono strutture simili al gazebo, cioè smontabili, e poiché non determinano un aumento della volumetria si configurano come intervento di manutenzione straordinaria. Per procedere alla costruzione è sufficiente presentare all’Ufficio Tecnico del Comune la Denuncia di inizio attività, per poi avviare i lavori dopo 30 giorni dalla presentazione.
Le verande fisse generalmente comportano un aumento della volumetria ed in tal è necessario richiedere il Permesso di costruire. Per la costruzione di verande per spazi esterni bisogna rivolgersi ad un’azienda abilitata che, secondo quanto prescritto dal Piano Regolatore Comunale e dal Regolamento Edilizio, deciderà se è possibile costruire e quali sono gli altri permessi necessari.
Se la veranda si costruisce in una villetta unifamiliare o indipendente, la possibilità di effettuare i lavori dipende dalla tipologia di struttura che si intende realizzare. Se invece la modifica riguarda un edificio condominiale, è necessario richiedere prima il consenso dell’assemblea dei condomini e poi i permessi comunali.
Quali materiali utilizzare? Una scelta di design
Il vetro è il materiale più indicato per una veranda, anche se può essere abbinato con legno, alluminio o pvc. Il binomio vetro-alluminio è generalmente quello più gettonato poiché lascia passare i raggi solari e resiste meglio alle intemperie del tempo e degli agenti atmosferici. Molto dipende dallo stile che si intende dare alla veranda: il legno ad esempio conferisce maggiore intimità soprattutto alle abitazioni di stampo classico come baite di montagna o casette in riva al mare o in campagna; l’alluminio ed il pvc invece sono più indicati per abitazioni moderne caratterizzate da un design minimal ed essenziale.
Il vetro è il materiale “principe” delle verande e deve essere blindato per assicurare una notevole resistenza non solo contro le intemperie del tempo, ma anche contro i tentativi di furto da parte di ladri e malintenzionati. Si possono individuare 4 tipologie di vetro sul mercato:
- vetro riflettente ed assorbente che mantiene fresca la veranda anche in estate;
- vetro basso-emissivo che trattiene il calore e garantisce il massimo comfort anche in inverno;
- vetro fonoassorbente che isola acusticamente la veranda, rendendola un luogo ideale per studiare o per lavorare;
- vetro autopulente, una scelta pratica per tenere pulita la tettoia. Sopra il vetro viene applicato uno strato speciale che, mischiandosi con la luce solare e la pioggia, si scioglie fino ad eliminare ogni residuo di sporco.
Come sfruttare al meglio la veranda, soluzione ideale per l’estate
La veranda consente di vivere determinati spazi della casa per tutto l’anno, anche se l’estate è la stagione migliore per goderseli al meglio.
La veranda può essere collegata al soggiorno, così da realizzare una suggestiva sala da pranzo con vista sul giardino. In generale questa soluzione amplia lo spazio reale e visivo della casa, sfruttando spazi che altrimenti resterebbero inutilizzati almeno in determinati periodi dell’anno.
La veranda può essere usata anche per ampliare il soggiorno o addirittura costruirlo ex novo, così da ricavare uno studio dove lavorare e godersi la frescura nei mesi caldi. Non necessariamente bisogna collegare la veranda alla casa, ma la si può ricavare anche da un vecchio portico per realizzare uno spazio per i propri hobby: leggere un libro, dedicarsi al fai da te, praticare il giardinaggio e altro ancora
La veranda rappresenta la soluzione ideale anche per bar, locali e ristoranti che vogliono ampliare i loro spazi garantendosi maggiori posti ed offrire ai clienti un ambiente rilassante da decorare con piante, fiori e tanto verde, soprattutto considerando che negli spazi chiusi deve essere ancora mantenuto un metro di distanza tra i vari tavoli.
Quali piante scegliere per una veranda “green”
Ognuno può costruire una veranda secondo le sue preferenze, anche se le piante restano un “must” a cui è difficile rinunciare per donare un tocco di verde all’ambiente. Se la temperatura media all’interno della veranda oscilla tra i 7 ed i 15°, è opportuno scegliere piante mediterranee come il gelsomino o l’oleandro. Se invece la temperatura è superiore ai 18°, meglio puntare su piante esotiche o tropicali che reggono bene l’urto con le alte temperature. In questi casi la scelta dovrebbe ricadere su piante d’appartamento come le piante grasse o le orchidee.