Da quando sono state inventate, le lavastoviglie hanno completamente rivoluzionato l’organizzazione domestica, permettendo un notevole risparmio di tempo e fatica. Vista l’importanza che ricoprono in casa, è chiaro che il primo criterio da considerare in fase d’acquisto è il tipo di installazione, soprattutto se la necessità è quella di inserire la macchina nello spazio che si ha a disposizione in cucina.
Che si tratti di un modello da incasso o free standing il principio di funzionamento è sempre lo stesso, mentre a fare la differenza sono le dimensioni, la capacità di carico e, ovviamente, le modalità di installazione. Di seguito analizzeremo gli aspetti più significativi delle due tipologie per fornire ai nostri lettori una guida all’acquisto utile alla scelta della lavastoviglie giusta.
Le tipologie
Sul mercato esistono quattro grandi categorie di lavastoviglie: a scomparsa totale, a scomparsa parziale, a vista e free standing. Ognuno di questi modelli ha caratteristiche e funzionalità specifiche, mentre per quel che riguarda l’installazione nei primi tre casi parliamo di elettrodomestici a incasso, progettati cioè per essere inseriti in un mobile apposito della cucina, mentre nell’ultimo di prodotti che possono essere posizionati ovunque, purché sia possibile allacciarli agli scarichi e al rubinetto dell’acqua.
Dal punto di vista estetico, le migliori sono sicuramente quelle a scomparsa totale che – come il termine stesso suggerisce – scompaiono completamente dietro a un pannello realizzato con gli stessi materiali degli altri mobili.
Per quanto riguarda le lavastoviglie a scomparsa parziale, il concetto è lo stesso delle precedenti, con la sola differenza che sul pannello esterno è presente un frontalino che funge sia da maniglia sia da pannello di controllo dell’elettrodomestico.
Entrambe le soluzioni, quindi, rappresentano un buon compromesso a livello estetico, poiché permettono un’integrazione della macchina a scomparsa in modo che la cucina abbia un aspetto ricercato e lineare.
Diverso, invece, il caso delle lavastoviglie a vista, che prevedono comunque l’installazione a incasso ma restano perfettamente visibili perché non pannellate. Volendo, è possibile acquistare un modello caratterizzato da finiture che richiamino il resto del mobilio, così da non compromettere il design e la bellezza della cucina.
Infine, ci sono i modelli a libera installazione – chiamati anche free standing – che offrono un ampio margine di scelta in merito al loro posizionamento, purché sia presente una presa elettrica nelle vicinanze. Questa soluzione è da preferire quando non si dispone di un mobile apposito dove inserire l’elettrodomestico, ma per contro bisognerà scendere a compromessi sul fronte estetico.
Dimensioni e capacità
Per quanto riguarda le dimensioni, in genere gli elettrodomestici a incasso hanno misure standard, ossia 60 cm di larghezza, 57 cm di profondità e 82 cm di altezza, per inserirli facilmente nell’apposito vano della cucina componibile.
Qualora, invece, lo spazio a propria disposizione fosse limitato la scelta dovrà ricadere su un modello “slim” dal design compatto che, grazie a una larghezza di soli 45 cm, potrà essere installato sotto il lavello o comunque in aree piuttosto addensate senza causare alcun problema di ingombro.
Oltre alle dimensioni, però, un altro fattore da considerare prima dell’acquisto è la capacità dell’elettrodomestico, che deve essere commisurata al fabbisogno del proprio nucleo familiare e alla frequenza d’uso della macchina.
A parità d’ingombro, le lavastoviglie a libera installazione sono generalmente più capienti rispetto a quelle da incasso, che hanno una capienza variabile da un minimo di 12 a un massimo di 16 coperti, e a quelle compatte che permettono di lavare meno stoviglie.
Pro e contro
Lavastoviglie da incasso e a libera installazione, pur svolgendo la medesima funzione, presentano pro e contro che è bene considerare ai fini di una scelta consapevole. Indubbiamente un modello free standing è più facile da posizionare e da spostare, mentre la controparte richiede un mobile su misura e la presenza di specifici accorgimenti strutturali.
Bisogna anche considerare che in caso di guasti e malfunzionamenti la riparazione (o l’eventuale sostituzione) di questi elettrodomestici si rivela più ostica per via delle dimensioni obbligate dal vano che li ospita.
C’è anche da dire, però, che le lavastoviglie da incasso sono la scelta ideale per chi cerca una soluzione stilistica di continuità con l’arredamento circostante, soprattutto quando la cucina comunica con la zona living.
Per quanto riguarda i consumi delle lavastoviglie di nuova generazione, non ci sono significative differenze tra i modelli da incasso e a libera installazione, poiché entrambe le tipologie sono disponibili in classi di efficienza energetica che vanno dalla A alla A+++, e sono spesso provviste di programmi ECO che assicurano un maggiore risparmio in bolletta.
Anche sul fronte dei prezzi i due prodotti sono abbastanza simili tra loro, sebbene nel caso delle lavastoviglie free standing la scelta di un design più curato sotto il profilo estetico e la presenza di specifiche finiture potrebbero incidere molto sul costo finale dell’articolo.