Uno strumento che ha ammaliato intere generazioni, la chitarra elettrica è il simbolo della ribellione giovanile e dell’abbattimento degli schemi musicali. Dal delta del Mississippi ai grandi palcoscenici, la chitarra elettrica ha ultimamente perso un po’ di fama, passando da assoluta protagonista a ‘comprimario’ spesso relegato nelle retrovie. Le composizioni moderne sempre più di stampo elettronico lasciano poco spazio a questo strumento che invece di essere effettivamente suonato il più delle volte viene campionato per creare dei loop.
Questa ‘caduta’ però non ha decretato la fine della chitarra elettrica che nei generi di nicchia continua a splendere, grazie anche ai diversi appassionati e musicisti professionisti in grado di espandere le conoscenze tecniche e teoriche sullo strumento. Oltretutto sembra che le due marche più famose Fender e Gibson siano in lenta ripresa.
Se volete imparare a suonare e state cercando una chitarra elettrica dal prezzo conveniente, su Buono ed economico potrete comparare le varie offerte e leggere le recensioni dei modelli più venduti. Prima di comprarne una però vi consigliamo di dare un’occhiata a questi pratici consigli che potranno rendere il vostro approccio allo strumento meno ‘traumatico’.
Non serve aver suonato la chitarra classica
Sfatiamo uno dei miti più comuni, ovvero quello che prevede lo studio della classica prima di poter passare alla elettrica. In realtà possiamo considerare queste chitarre come due strumenti completamente diversi. Da una parte la classica si presenta con un manico largo adatto per suonare con le dita, inoltre l’impostazione della tecnica è completamente diversa. La chitarra elettrica ha una forma più stretta, si suona prevalentemente con il plettro e preferibilmente in piedi. Certamente una formazione ‘classica’ può dare molti vantaggi a livello teorico, ma potrete acquisire senza problemi le conoscenze tecniche e teoriche direttamente sull’elettrica.
L’uso del plettro
Il plettro all’inizio può dare qualche problema sull’impugnatura, facendovi sentire poco capaci anche se toccate le corde a vuoto. Niente paura, non occorre scoraggiarsi in quanto il plettro comporta delle difficoltà tecniche che si possono superare semplicemente con la pratica. L’importante è sviluppare la plettrata alternata in battere e levare sin dai primi esercizi, cercando di essere quanto più precisi possibili, impostando il metronomo a velocità basse. All’inizio potrà essere abbastanza noioso, ma con un minimo di costanza riuscirete ad ottenere ottimi risultati.
I calli
Questa è una sfida che si presenta con tutte le tipologie di chitarra, quindi è bene prepararsi psicologicamente per poterla affrontare. La formazione dei calli sulla mano sinistra (o destra per i mancini) è inevitabile in quanto le corde sono leggermente ‘taglienti’ e la pressione continua può causare delle piccole ferite sulle falangi che nel tempo si induriranno.
Lo sviluppo dei calli porta molti neofiti ad abbandonare lo strumento, in quanto può essere abbastanza doloroso. Il consiglio è quello di smettere subito di suonare appena si inizia a sentire dolore alle dita e alla mano, in modo da lasciare che la formazione dei calli avvenga naturalmente. Di solito le falangi si induriscono nel giro di un mese, quindi basta un po’ di pazienza e perseveranza.
La distorsione
Per poter suonare la chitarra elettrica avete bisogno di un amplificatore. Per cominciare vi consigliamo di comprare un transistor di piccole dimensioni che disponga di un equalizzatore e del gain per impostare il livello di distorsione. Il suono distorto implica una serie di accorgimenti tecnici, quindi all’inizio è consigliabile fare gli esercizi base in pulito, tenendo il gain al minimo in modo da poter sentire cosa si suona.
È importante anche conoscere i pick-up incaricati di inviare il segnale sonoro all’amplificatore e che si possono presentare in due tipologie: passivi e attivi. I pickup passivi sono quelli più comuni, infatti si trovano sulla maggior parte delle chitarre elettriche e sono consigliati per cominciare. I pickup passivi infatti sono molto versatili, in quanto permettono di suonare qualsiasi genere musicale con un buon ‘sustain’ del suono e consentono di sviluppare il proprio tocco sullo strumento. I pickup attivi hanno un suono più tagliente e preciso, ma sono consigliati solo per suonare generi musicali che richiedono distorsioni elevate unite ad una buona tecnica, come ad esempio l’heavy metal o il progressive.
Dal maestro o da autodidatti?
Andare da un maestro per imparare le basi della chitarra elettrica e dei vari generi musicali è sempre una buona idea. Grazie al web ora è possibile trovare tantissimi maestri preparati, che danno lezioni a prezzi molto convenienti. Studiare con un maestro però comporta una grande volontà da parte dello studente che a casa deve comunque praticare gli esercizi tecnici e teorici assegnati. Se non volete costrizioni potete sempre decidere di imparare le basi da soli, ormai su internet si possono trovare tantissimi video che vi insegnano le basi e vi guidano passo passo nell’apprendimento di tecniche e interi brani.