L’aria condizionata potrebbe essere considerata un vero e proprio traguardo dell’umanità. La possibilità di controllare la temperatura negli ambienti può inizialmente sembrare una sciocchezza ma secondo studi accurati è in grado di migliorare la qualità della vita delle persone. In luoghi particolarmente caldi e umidi come il Sudest asiatico o anche zone secche e aride come quelle dell’America centrale, le persone possono andare incontro a veri e propri problemi di natura psicofisica a causa delle temperature eccessive.
Secondo l’ANU, Australian National University, in zone come come la Thailandia, la Cambogia e l’Indonesia, molti individui non riescono a svolgere il proprio lavoro per almeno un quarto della giornata. Gli studi negli USA, invece, dimostrano come gli studenti manifestino un crollo della produttività e delle capacità di concentrazione se costretti a studiare in luoghi privi di aria condizionata.
I climatizzatori si rivelano dunque una risorsa indispensabile nel mondo moderno, in grado di migliorare la nostra vita. Non è però tutto oro ciò che luce, e c’è anche un rovescio della medaglia significativo da prendere in considerazione: l’impatto ambientale.
Anidride carbonica
I condizionatori, così come tutti gli impianti di raffreddamento utilizzati dall’essere umano, hanno bisogno di energia elettrica per funzionare. Come conseguenza, si ha una produzione di anidride carbonica che viene immessa nell’aria e che aumenta l’effetto serra e il surriscaldamento globale del pianeta. È stato calcolato che la produzione annua di CO2 è di svariati miliardi di tonnellate ed è destinata ad aumentare nel futuro se non vengono introdotti sul mercato prodotti più efficienti, in grado di ridurre il consumo energetico.
Se da un lato è impossibile per i singoli consumatori farsi carico di questo problema a discapito della propria salute e qualità della vita, diventa imperativo categorico per i produttori cercare delle soluzioni alternative che, sebbene non eliminino il problema, riescano almeno a ridurlo.
Ciò che personalmente gli utenti possono fare è dare un segnale economico tramite il proprio potere d’acquisto, premiando i produttori che si impegnano per ridurre l’impatto ambientale ed evitando di acquistare elettrodomestici deputati alla refrigerazione, tra cui quindi rientrano anche i frigoriferi, che non abbiano sistemi all’avanguardia.
Come usare al meglio il condizionatore
Per scongiurare sprechi di energia elettrica e ottenere il massimo dal climatizzatore, il modo migliore è quello di attivarlo solo quando la situazione è critica e insostenibile. Evitare dunque di raffrescare l’aria quando non vi sono le premesse o, sebbene faccia caldo, si tratti di una temperatura che siete in grado di tollerare. I modi per combattere il caldo sono svariati e non sempre legati all’aria condizionata: pensate che a volte basta fare una doccia fredda per regolare la temperatura corporea o anche attivare un ventilatore, dal consumo energetico estremamente ridotto rispetto a un vero e proprio climatizzatore.
Se proprio non resistete più e avete bisogno di aria fresca per lavorare o continuare la vostra attività, allora assicuratevi prima di aver chiuso bene porte e finestre, evitando così che vi sia un ricircolo d’aria che renderebbe più difficile la climatizzazione, prolungando l’uso dell’elettrodomestico.
A questo punto attivate il dispositivo avendo cura di creare un ambiente che non presenti una differenza di temperatura eccessiva rispetto a quella esterna. Il valore ideale sarebbe un massimo di -5°C rispetto a quella ambiente. Si tratta di un accorgimento molto importante poiché gli sbalzi di temperatura a cui potreste essere soggetti una volta usciti dalla zona climatizzata potrebbero essere causa di malattie respiratorie pericolose, come bronchiti estive.
Climatizzatore di notte, è una buona idea?
Dormire al fresco senza svegliarsi puntualmente quando il caldo diventa intollerabile sembra una buona idea, tuttavia il climatizzatore non dovrebbe essere utilizzato di notte poiché l’organismo è in uno stato più vulnerabile e si rischia, anche in questo caso, di avere problemi di salute che vanno da una tosse lieve fino ad arrivare alla bronchite.
Il modo migliore per sfruttare il climatizzatore è impostare un timer, in modo che funzioni per un’ora circa, giusto il tempo di addormentarsi, spegnendosi automaticamente prima che l’aria fredda diventi dannosa.
Quale prodotto scegliere?
Se non sapete quale climatizzatore acquistare, una delle opzioni più popolari al momento sembra essere il Daikin FTXM35M. Il motivo per cui tale dispositivo sia in cima alla lista desideri dei consumatori è da ricercarsi nella sua capacità di abbattere i consumi, rientrando infatti in una classe energetica A+++ permette di ridurre notevolmente le spese di gestione. Indubbiamente si tratta di un climatizzatore dal costo impegnativo, tuttavia considerate che il costo potrà essere ammortizzato con il denaro risparmiato sulla bolletta della luce.