Gli Stati Uniti sono una meta ambita da molti. Qualcuno vorrebbe andare a viverci per tutta la vita e sogna così di ottenere una Green Card (o Diversity Visa Program), magari vincendola alla lotteria ufficiale che ogni anno assegna ben 55mila permessi di soggiorno permanente ad altrettanti fortunati. Ma chi vuole recarsi negli Usa per brevi periodi di tempo – per un viaggio di piacere, per lavoro o per far visita ai parenti che vivono in loco – deve ovviamente seguire un altro percorso burocratico.
Ovviamente dipende anche da dove vivite. Per coloro che alcuni Paesi del mondo, infatti, è necessario chiedere un visto prima di arrivare negli Stati Uniti. Ma i cittadini degli stati che beneficiano del Visa Waiver Program (programma di viaggio senza visto) devono seguire un altro iter, un iter agevolato.
Il primo passo per chi risiede in Italia, come in gran parte dei paesi dell’Unione Europea, è infatti quello di ottenere l’Esta: acronimo che sta per Electronic System for Travel Authorization (traduzione: sistema elettronico di autorizzazione al viaggio). Ma di che parliamo concretamente? Nelle prossime righe abbiamo deciso di preparare una mini-guida sull’argomento, per consentire ai lettori di approfondire l’argomento.
VIAGGIARE NEGLI USA CON L’ESTA: A COSA SERVE?
L’ESTA GOV – come detto poco fa – è un sistema che (attraverso internet) permette di richiedere, ed eventualmente, ricevere dal Department of Homeland Security un permesso preventivo al viaggio verso gli Stati Uniti d’America. Lo scopo del governo americano, attraverso questo strumento, è quello di effettuare un primo controllo sui passeggeri che vogliono recarsi Oltre Oceano e rafforzare le misure preventive di sicurezza in ingresso nel Paese, anche per quanto riguarda i cittadini degli Stati “amici”. Un vincolo aggiuntivo introdotto il 12 gennaio del 2009.
I REQUISITI PER RICHIEDERE L’ESTA
La premessa, come detto, è che questa possibilità non riguarda tutti i viaggiatori. La cittadinanza di chi lo richiede, infatti, deve essere tra quelle dei paesi del Visa Waiver Program e il viaggiatore deve essere in possesso di un passaporto elettronico leggibile attraverso strumenti ottici: un requisito che, però, non preoccupa gli italiani, visto che qui tutti i passaporti rilasciati dopo il 2006 sono elettronici. Un altro vincolo importante è, invece, quello della durata del viaggio, che deve essere inferiore ai 90 giorni e per dimostrarlo – oltre a utilizzare una compagnia aerea riconosciuta dal governo statunitense – si deve anche essere in possesso del biglietto di ritorno.
Va inoltre compilato – con particolare attenzione – un modulo virtuale che richiede molte informazioni. Oltre a quelle basilali, infatti, vengono richiesti eventuali pseudonimi, nome e cognome di padre e madre, l’eventualità che gli Stati Uniti siano solo un paese di transito per il viaggio, la presenza di un datore di lavoro “attuale o precedente”, l’eventuale membership del Programma CBP Global Entry e una serie di domande finali che riguardano posssibili condizioni ostative legate alle condizioni di salute, a condanne per “atti immorali socialmente inaccettabili”, eventuali reati di natura politica, l’aver mai visitato paesi sensibili dopo il 2011 (quelli citati sono Iraq, Siria, Iran, Sudan, Libia, Somalia o Yemen) e via dicendo.
La domanda per l'”Electronic System for Travel Authorization” può essere presentata esclusivamente on line ed è valida due anni dall’emissione, oppure fino alla scadenza del passaporto.
L’ELENCO DEI PAESI DEL MONDO CHE POSSONO RICHIEDERE L’ESTA
Andorra
Australia
Austria
Belgio
Brunei
Cile
Corea Del Sud
Danimarca
Estonia
Finlandia
Francia
Germania
Giappone
Grecia
Irlanda
Islanda
Italia
Lettonia
Liechtenstein
Lituania
Lussemburgo
Malta
Monaco
Norvegia
Nuova Zelanda
Paesi Bassi
Portogallo
Regno Unito
Repubblica Ceca
San Marino
Singapore
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
Taiwan
Ungheria