Nel Giorno della Memoria, 27 gennaio 2020, Agostino Venturi (Lodetto di Rovato, 1923-2012) è stato insignito della medaglia d’onore conferita dal Presidente della Repubblica ai cittadini italiani vittime delle deportazioni e degli internamenti nel corso del secondo conflitto mondiale. Alla cerimonia di consegna a #Brescia erano presenti il sindaco della Città, il prefetto, il vescovo e il presidente di ANEI Brescia (associazione nazionale ex internati). Il sindaco di Rovato ha consegnato la medaglia ai familiari.
Il riconoscimento arriva grazie alla ricerca storica condotta dalla nipote, Flavia Morandini, che ha raccolto informazioni contattando il #Ministero della Difesa, gli archivi di Stato italiani e tedeschi, le varie associazioni dei militari internati e deportati (ANEI, ANED, ANRP) e la Fondazione Luigi Micheletti di Brescia.
Di stanza a Vipiteno nel corpo degli Alpini, Agostino fu catturato dalle truppe tedesche il 9 settembre 1943 e inviato in diversi campi di lavoro forzato in Polonia. Imprigionato dall’esercito russo, fu in seguito deportato in Bielorussia, dove è stato liberato il 10 maggio del 1945. Inizia da qui il lungo cammino a piedi verso casa, dove è rientrato il 3 ottobre del 1945.
La ricostruzione della prigionia di Agostino rappresenta un piccolo tassello di storia che ci tocca da vicino e contribuisce a preservare il ricordo del sacrificio di un’intera generazione. Essa rammenta l’importanza del valore della memoria, da mantenere sempre viva come monito per le generazioni presenti e future.