“Riteniamo che questi ingenti costi dovrebbero essere pagati direttamente di tasca loro dagli amministratori che hanno deciso i ricorsi e non dalla cittadinanza: troppo comodo fare i populisti a buon mercato con i soldi dei cittadini senza risolvere i problemi”. Con una nota ill Pd di Rovato chiede che sindaco e giunta paghino le spese legali della vicenda giudiziaria che ha visto il Comune di Rovato condannato anche in appello per discriminazione nei confronti degli stranieri.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO
La Corte d’Appello di Brescia con sentenza n. 337/2019 del 13/02/2019 ha condannato il Comune di Rovato, in solido con il Comune di Pontoglio, a pagare oltre ottomila euro di spese legali in riferimento all’ingiustificato aumento dei costi di segreteria del certificato di idoneità alloggiativa, portato da 50 € a 312 €. Costi, lo sottolineiamo, che determinano anche un gravame indiretto sui proprietari di casa. Ricordiamo che anche in primo grado i Comuni vennero condannati dal tribunale di Brescia a pagare oltre settemila euro di spese legali. A questi costi vanno aggiunte le parcelle dell’avvocato difensore del Comune.
Già nel 2015 avevamo previsto il probabile esito della vicenda giudiziaria, viste le numerosissime condanne per discriminazione riportate in casi praticamente identici presso Comuni a guida leghista nella bergamasca. Il certificato di idoneità alloggiativa, infatti, è necessario per richiedere ricongiungimenti familiari, permessi di soggiorno ecc.
Nonostante la soccombenza patita in primo grado e l’orientamento consolidato della giurisprudenza in materia la giunta rovatese decise comunque di ricorrere in appello.
Per questi motivi riteniamo che questi ingenti costi dovrebbero essere pagati direttamente di tasca loro dagli amministratori che hanno deciso i ricorsi e non dalla cittadinanza: troppo comodo fare i populisti a buon mercato con i soldi dei cittadini senza risolvere i problemi.