Dovrebbe prendere il via a marzo il processo per la vicenda dei volantini anonimi distribuiti per le strade di Rovato alla fine del 2016. Nell’occasione, infatti, le strade del centro storico erano state tappezzate di depliant anonimi che parlavano dei presunti debiti (per un totale di 150mila euro) di alcuni assessori ed esponenti della maggioranza (tra cui l’ex vicesindaco Pierluigi Toscani e la moglie, consigliere comunale): una “denuncia” che aveva anche causato l’intervento anche della Prefettura.
Dopo la denuncia e le indagini le persone a processo sarebbero due, tra cui l’ex assessore Marianna Archetti. La Archetti ha commentato la viccenda con una nota.
“(…) Finalmente – si legge nel suo comunicato – è stato definito il giorno in cui cadranno anche le accuse infondate di diffamazione e potrò avere un’altra rivincita. La vicenda non era un segreto, era già stata esposta, romanzata, nel libro “Burattinai e Galoppini; i retroscena della politica locale” di cui sono coautrice (…). Sicuramente dopo il caso rimborsopoli, questa vicenda è una bazzecola, ma ci tengo che sia chiarita visti i danni d’immagine alla mia persona che non è abituata agli scandali politici. D’altra parte dopo le prese di posizione che abbiamo assunto quando eravamo in sezione della Lega fino alla pubblicazione del libro, passando per l’attività di controllo che siamo svolgendo con la L.I.G.A. non potevano aspettarci niente di meno”.