Un percorso storico? Forse sì, forse no. Ma nel frattempo a Rovato non mancano le polemiche sul futuro della cava Bonfadina. A sollevarle è una nota del Comune pubblicata sulla pagina Faceboo ufficiale, in cui si parla di “percorso storico e pioneristico” per la cava.
Il Comune è divenuto infatti proprietario di una porzione di area della Bonfadina, la cava situata a cavallo tra Rovato e Cazzago san Martino, acquisendo a titolo gratuito dal privato proprietario, la ditta Bettoni S.p.a., duemila metri quadrati di terreno fondo cava.
“Ora il percorso per realizzare una eventuale discarica nei prossimi anni o decenni sarà molto più complicato, dal momento che ogni richiesta dovrà essere vagliata dal proprietario del terreno, quindi anche dal Comune di Rovato, comproprietario dell’area. A questo punto sarà anche il Consiglio Comunale a determinare la scelte relativamente al destino finale delle aree, prendendosene quindi le responsabilità del caso. Possiamo quindi desumere che qui una discarica, mai si farà, a meno che il Consiglio Comunale si esprima coscientemente in tal senso”, così scrive il Comune. Aggiungendo che: “L’impianto di betonaggio esistente sulla frazione della cava in Cazzago San Martino non ha un rilevante impatto ambientale ed è un volano per la fragile ripresa del settore edile”.
Ma nella stessa nota il Comune dà i “voti alle minoranze”: promossi, secondo la maggioranza leghista, i consiglieri Martinelli e Zafferri. “Da stigmatizzare ancora una volta – si legge invece – il comportamento del PD e della Consigliera Buffoli di Rovato Civica”, che hanno votato contro. Ora si attendono repliche.