Con un’ordinanza votata dalla giunta di Rovato, il Comune ha intimato all’associazione islamica rovatese Fratellanza ed Uguaglianza “la cessazione dell’attività di culto religioso svolta presso i locali in via Europa n. 52 e di ogni altro atto ad essa preordinato, connesso o consequenziale come indicato nel ricorso medesimo”.
Insoma, niente preghiera nella sede del gruppo di musulmani rovatesi, che hanno preso parte a diverse iniziative pubbliche (compresa quella per ripulire le strade del Paese). La delibera è del 21 maggio e la Fratellanza ha deciso di presentare ricorso al Tar: il 6 giugno – secondo quanto riporta BsNews.it – la giunta ha dato mandato al sindaco per resisteere in giudizio.
Ora saranno i giudici, insomma, a decidere se quello alla preghiera è comunque un diritto costituzionale o se ha ragione il Comune.