Avevano sede anche a Rovato, nella zona della stazione ferroviaria, le società fittizie create ad arte da uno studio di consulenti per aggirare il fisco. Un giochino per cui sono finite a processo ben 22 persone, accusate a vario titolo di evasione fiscale. Secondo l’accusa, infatti, lo studio aiutava gli imprenditori ad abbattere i fatturati (e le tasse) inventando fatture di vendita a società inesistenti. Un sistema da un miliardo di euro, per cui l’accusa ha chiesto condanne da 2 a 6 anni di carcere per gli imputati. Complessivamente sono stati chiesti 75 anni di pena.