“Alla faccia del “recupero ad uso naturalistico ricreativo da concordarsi con l’amministrazione comunale previsto dal Piano Cave Provinciale il bacino estrattivo della cava Bonfadina torna ad essere interessato da due richieste da parte del privato”. A dirlo è una nota congiunta del Pd e di Rovato Civica, che evidenzia come il proprieario dell’area abbia chiesto “lo spostamento di impianti di betonaggio e trattamento inerti da un bacino di Castegnato nel lotto a ridosso della frazione di Lodetto” e “l’insediamento di un imponente impianto di trattamento rifiuti su un lotto in territorio di Cazzago”.
“Serio il rischio che il privato chieda anche importanti volumetrie estrattive nel redigendo nuovo piano cave”, incalzano le opposizioni, “Attraverso una mozione consigliare abbiamo chiesto che l’amministrazione comunale di Rovato prendesse una posizione contraria. La maggioranza ha invece deciso di bocciare la mozione ritenendo che l’insediamento di questi impianti e il potenziale inserimento di nuovi volumi estrattivi non fosse un rischio per la comunità dichiarando ufficialmente di non voler prendere parte con osservazioni di contrarietà agli iter”.
“L’amministrazione comunale”, concludono Pd e Rovato Civica, “ha deciso quindi di ripercorrere i medesimi errori fatti nel 2001-2002 dall’allora amministrazione Manenti che, non producendo osservazioni di contrarietà all’inserimento nel piano cave di questo sito, spianò la strada all’arrivo della cava. E se ne deve assumere la responsabilità di fronte ai cittadini. Dal canto nostro ci batteremo come sempre abbiamo fatto affinchè il guadagno di pochi non pregiudichi l’ambiente che è di tutti”.
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