Proprio mentre esce il libro di Piva, ricco di storia e di storie sul nostro Comune, a Rovato riemerge una vicenda di oltre un secolo fa, tirata fuori dagli archivi storici dal 28enne del Duomo Alberto Fossadri e rilanciata dal giornale di Brescia di oggi.
La vicenda, tristissima, è quella del 49enne Giuseppe Massetti, terrore delle campagne dell’epoca. Tornato dall’America, infatti, l’uomo uccise la ex fidanzata Giulia Cantaplini, “colpevole” di non aver aspettato il suo ritorno dal nuovo mondo. Per questo fu condannato e fece 27 anni di carcere, per poi uscire con la grazia chiesta dai familiari. Ma asti antichi, il 17 ottobre 1913, portarono alla seconda strage quando Giuseppe Massetti uccise – a colpi di pistola e coltello – il padre Vittorio, il fratello Francesco, le cognate Lucia Serra e Lucia Cavalli. Ne seguì poi una fuga per le campagne, fino a quando Massetti – circondato dai carabinieri – si tolse la vita a Cividino. Ma prima aveva fatto anche a tempo a fare testamento nello studio Bonati di Rovato.
La storia che gira ancora nella frazione nei racconti degli anziani con il nome della strage del Galufero. Che Fossadri l’ha recuperata con un certosino lavoro di ricerca nell’archivio parrocchiale e in numerose altre fonti.