Se ti stai informando per acquistare un paio di cuffie di alta fascia, con tutta probabilità avrai sentito parlare della tecnologia Noise Cancelling: traducendo letteralmente, si tratta della cancellazione del rumore. Ma in cosa consiste questo sistema? Conosciuta con la sigla ACN, che è l’acronimo di Active Noise Cancellation, la tecnologia di cancellazione del rumore è stata studiata a partire dagli anni ’50 del secolo scorso con l’obiettivo di migliorare la qualità di ascolto relativa alle comunicazioni radio tra i piloti in cuffia: essa fa riferimento alla teoria secondo la quale per annullare un determinato suono è sufficiente un suono del tutto complementare e opposto ad esso.
La tecnologia nelle cuffie
Nelle cuffie più tecnologiche messe in vendita negli ultimi anni, la cancellazione del rumore è resa possibile dal ricorso a un microfono, che di solito viene posizionato in corrispondenza dei padiglioni auricolari, grazie a cui è possibile decodificare il rumore che proviene dall’esterno e dall’ambiente circostante. Il frastuono catturato è elaborato tramite un processore da cui ha origine l’audio complementare. Tale audio viene riprodotto contemporaneamente alla musica, in modo tale che il rumore esterno percepito dal nostro udito possa essere eliminato. Chi ascolta, in ogni caso, non si accorge di alcuna elaborazione, il rumore di fondo sparisce come per magia.
Un meccanismo sofisticato
I pregi della tecnologia di cancellazione del rumore sono ben evidenti e per tutti facili da intuire: questo meccanismo così sofisticato, tuttavia, presenta anche delle controindicazioni che è opportuno tenere in considerazione. Gli svantaggi, in particolare, si concretizzano dal punto di vista della maneggevolezza. La rimozione attiva del rumore, infatti, per poter funzionare ha bisogno di una batteria: ed è chiaro che inserendo una batteria nelle cuffie il loro peso aumenta notevolmente. A risentirne sono anche le dimensioni, che per forza di cose devono essere maggiorate rispetto alle cuffie tradizionali. A meno che non vi siate indirizzati verso l’acquisto di cuffie wireless: in questo caso la richiesta di energia è sostenuta tramite la batteria integrata di cui questa tipologia di padiglioni ha comunque necessità.
I costi
Il costo di un paio di cuffie con tecnologia di cancellazione del rumore è – come ovvio – più elevato rispetto a quello di cuffie normali. La rimozione attiva, insomma, presuppone una spesa maggiore, anche se non si può fare a meno di notare che negli ultimi tempi i prezzi sono progressivamente scesi, complice l’incremento della richiesta da parte dei consumatori.
Non solo cuffie
Per altro, quella delle cuffie non è la sola applicazione possibile per la cancellazione attiva del rumore, che di recente ha trovato opportunità di impiego anche in ambiti che non hanno direttamente a che fare con la riproduzione audio. Per esempio, diverse case automobilistiche si sono cimentate nella produzione di auto con active noise control integrato: in questo modo il conducente e gli eventuali passeggeri presenti godranno di un viaggio silenzioso, epurato dal rumore causato dalle varie parti meccaniche o dal motore.
Pro e contro della rimozione attiva del rumore
Lo studio della rimozione attiva del motore, inoltre, è stato scelto anche per la realizzazione di sistemi di insonorizzazione degli ambienti. In questo caso, però, c’è un elemento da non sottovalutare: la fonte sonora che cancella il rumore da eliminare, infatti, per poter funzionare in maniera adeguata deve essere situata in prossimità di chi ascolta o comunque avere la stessa potenza del rumore stesso. Proprio per questo motivo è il settore degli auricolari e delle cuffie quello in cui il ricorso alla tecnologia ANC garantisce i risultati più apprezzabili: un’innovazione tecnologica di grande rilevanza che, per altro, può essere regolata. Gli utenti, infatti, possono decidere di filtrare unicamente alcuni tipi di rumore ben specifici, in modo tale da non essere del tutto isolati dal mondo esterno.