Pubblichiamo di seguito l’intervento con cui l’ex sindaco Andrea Cottinelli risponde al sindaco Tiziano Belotti e all’articolo pubblicato nel mese di agosto sul mensile il Leone (che tutti i rovatesi hanno ricevuto nelle cassette della posta). L’oggetto del contendere sono le farmacie comunali:
Egregio Signor Sindaco, ho letto l’articolo apparso sul notiziario comunale e citato in oggetto. Anche se con timidezza, dal giornalista viene riconosciuto il fatto che la mia amministrazione abbia provveduto a garantire il corretto rapporto abitanti e numero di sedi farmaceutiche chiedendo alla regione Lombardia l’apertura di due nuove sedi nel 2009 e nel 2012. E’ altresì chiaro a tutti che se poi la Regione Lombardia impiega 8 anni por l’assegnazione definitiva delle sedi, questo non sia una responsabilità da attribuire all’amministrazione comunale, ma a coloro che amministrano la Regione Lombardia. Quello che mi ha lasciato sorpreso è il teorema più volte ripetuto secondo il quale la mia amministrazione non avrebbe esercitato la prelazione spettante al Comune, lasciando la licenza ai privati assegnatari tramite concorso Regionale. Tale decisione avrebbe causato un danno per un ritardo nell’avvio del servizio per una minor entrata comunale. Lei penso conosca le due leggi che regolano la materia. La 4a sede che abbiamo chiesto nel 2009, e di prossima apertura al Duomo in osservanza all’art. 9 della legge 475 del 1968. Tale articolo prevede che le nuove sedi o quelle vacanti vengano assegnate alternando privato al Comune. Come scritto nell’articolo, l’ultima sede a Rovato, la terza, anni fa fu Comunale, la quarta doveva quindi essere privata. NON potevamo intestarla al Comune. Nel caso invece della 5a sede da noi richiesta ad aprile 2012 per la zona Sant’Andrea/S. Anna/S. Giuseppe, potemmo farlo in virtù della legge 27 del 2012 che prevedeva un concorso straordinario. In questo caso la legge all’art. 11 comma 3 vietava espressamente l’intestazione delle sedi assegnate con il concorso straordinario al pubblico a favore dei privati. NON potevamo intestarla al Comune. Dopo il 31 dicembre 2012 l’amministrazione comunale avrebbe potuto aprire 6° farmacia con una revisione ordinaria. La mia amministrazione è terminata , però il 7 maggio 2012. Nel mio mandato, ho chiesto l’apertura delle 2 sedi non appena il numero degli abitanti è cresciuto, ho lasciato un territorio con 5 sedi farmaceutiche (come Palazzolo e più di Chiari), le sedi sono state assegnate a privati perchè non potevano essere intestate al Comune e non ho quindi causato alcun danno ne ai servizi né al patrimonio del Comune. Chiedo cortesemente di sapere chi è il giornalista che ha scritto un articolo cosi fortemente diffamatorio senza un fondamento di verità. Infine, se davvero il bando di assegnazione di Erbusco ha consentito la vendita della licenza con un incasso per il comune di €1.650.000 subito, suggerisco al Consiglio Comunale di Rovato di adottare un bando simile a quello di Erbusco e non a quelli di Castrezzato e Cologne, come invece sta facendo, che garantirebbero al Comune forse solo €300.000 nell’immediato ed il resto in 30 anni con tutti i rischi che ne conseguono.
Andrea Cottinelli
Sindaco di Rovato dal 2002 al 2012.