Il suo è diventato un caso nazionale. Un imprenditore 53enne di Rovato, infatti, è “accusato” di aver partecipato a una gara amatoriale di Bedizzole e di aver conquistato il terzo posto grazie a un motorino elettrico. Tutta da chiarire la dinamica dei fatti. Secondo la Gazzetta dello Sport, che ha sollevato il caso, la bici dell’uomo sarebbe risultata “positiva” al test con la telecamera termica, ma l’imprenditore si sarebbe rifiutato poi di lasciar controllare il mezzo dai meccanici dichiarando il proprio ritiro dalla corsa.
Ma la versione dell’interessato, sempre sulla Gazzetta, è ben diversa. L’imprenditore ha spiegato di aver comprato la bici a un “prezzaccio” da un privato conosciuto al mare, di cui non ricorda il nome, e ha sottolineato di non aver ammesso nulla, ma semplicemente di essersi allontanato perché “dovevo andare a un matrimonio, facevo tardi” e comunque i giudici “non hanno trovato nulla”.