Tiziano Belotti

La giunta Belotti perde i pezzi: assessori con debiti sono incompatibili

Ora la parola passa alla giunta comunale, che – secondo quanto scritto – dovrà votare l’incompatibilità. A dirlo è un documento ufficiale della Prefettura di Brescia che – riportando un parere del ministero dell’interno notificato al sindaco di Rovato Tiziano Belotti – ha sancito l’incompatibilità di due assessori comunali perché avevano contratto debiti significativi con l’ente. Un atto che segue alla richiesta presentata all’ex prefetto Valerio Valenti dall’opposizione dei gruppi Pd (Angelo Bergomi e Mara Bergomi), Rovato Civica (Luciana Buffoli) e Semplicemente Rovato (Diego Zafferri). Ad esclusione, dunque, dell’ex sindaco Roberta Martinelli (che politicamente pare restare in bilico tra maggioranza e opposizione).

I nomi non sono noti per la privacy e resta da capire chi siano i soggetti coinvolti tra quelli ripetutamente citati dai media e oggetto di un volantino anonimo (con falsa firma del Movimento 5 Stelle). Nel documento – pare oggetto di denuncia da parte di alcuni interessati – erano stati nominati il vicesindaco Pier Luigi Toscani, Simona Bosio (Servizi Sociali) e Daniela Dotti (Urbanistica), ma almeno uno dei tre potrebbe trovarsi in una situazione diversa. Gli assessori con debiti, come messo nero su bianco con la prefettura, hanno comunque concordato un piano di rientro. Ma questo non basta secondo il ministero a garantirne la permanenza in carica, perché la loro nomina sarebbe stata fatta in “assenza di potere”. Né è chiaro al momento se basta a sanare la posizione degli assessori l’eventualità che saldino interamente i debiti oggi pagati a rate.

La vicenda, in qualsiasi caso, potrebbe non chiudersi a breve. Va capito, infatti, se assessori hanno firmato – come richiede la legge – un’autodichiarazione che autocertificava l’assenza di debiti e se questa era coerente o meno con la loro posizione in quel momento. Ma rimane aperta anche l’eventuale questione del rimborso degli stipendi fino a oggi percepiti da parte. Di certo a Tiziano Belotti rimangono poche strade, anche perché – in caso di resistenza del sindaco – qualsiasi cittadino potrebbe presentare ricorso al giudice ordinario e le conseguenze di un’eventuale sconfitta del Comune potrebbero essere pesanti, dal punto di vista economico e della validità degli atti ufficiali firmati dai soggetti coinvolti.

Rovato.it

19 commenti

  1. Roba da nascondersi per la vergogna. Il sindaco che nomina in giunta persone che avrebbero avuto una incompatibilità. Gli assessori in questione che, sapendo di avere debiti, avrebbero accettato o comunque mantenuto l’incarico come se nulla fosse. I consiglieri di maggioranza che hanno approvato in questi due anni qualunque cosa la giunta (fatta anche da questi due assessori) abbia proposto al consiglio comunale. VERGOGNA!

  2. In linea di principio, vergognoso. Bisognerebbe poi conoscere gli importi, perchè se si trattasse di cifre irrisorie, la vergogna spetterebbe a chi ha tirato in ballo questa vicenda.

    • Ma che discorso strampalato fa lei, scusi?
      Le cifre le renda pubbliche il sindaco e magari anche i nomi e i cognomi. Fino ad ora non lo ha fatto.

      • Non mi sembra di aver detto niente di strano. Semplicemente mi piacerebbe sapere di che entità si tratta, perchè nel caso dovessero essere irrisorie….. O per Lei che si tratti di 5 o 50.000, non c’è alcuna differenza?

        • A precisa domanda sull’entità delle cifre il sindaco in consiglio comunale non ha risposto. Veda un pò lei.

        • E me lo consenta, per uno che fa l’amministratore pubblico dovrebbe valere il principio della massima trasparenza. Foss’anche per un euro.

          • Buongiorno. Premesso che non sto difendendo nessuno, perchè non mi interessa, è semplicemente che conoscendo come funziona nel nostro Paese, si rischia di essere ridicolizzati. Se si dovesse trattare di una semplice multa per divieto di sosta, varrebbe la pena di fare un can can del genere? Il Suo ” fosse anche per un euro” è uno dei problemi che aggravano i costi dello Stato, che perde energie per rincorrere delle stupidaggini.

  3. Il testo inviato dal ministero parla di tributi comunali e di sanzione da codice della strada. I tributi comunali dove li mette?

  4. E soprattutto decide lei cosa è una stupidaggine e cosa è una cosa seria? Si muove la prefettura, NON le minoranze consigliari, chiede un parere al Ministero dell’Interno che risponde facendo delle serie valutazioni su eventuali incompatibilità di assessori e tutto ciò sarebbe una stupidaggine? Complimentoni. Complimentoni proprio!

  5. Non ha proprio capito. Non mi può fregare di meno di chi abbia o non abbia fatto qualcosa di storto e lungi da me voler difendere qualcuno che nemmeno conosco. Conosco invece come funziona il nostro sistema e come spesso vengono utilizzate delle fesserie a fini propagandistici, a dx, a sx e altro. Non decido io cosa sia una stupidaggine o meno, ma è evidente che se si trattasse di cifre irrisorie sarebbe uan vergogna. Se poi, per voler fare i “perfettini” vogliamo iniziare un processo per, magari 20 € di multa (che sarebbe comunque assolutamente giusto pagare), la sfido a sostenere che non sarebbe ridicolo. Complimenti a Lei per i toni signorili……

    • I toni sono assolutamente adeguati a quelli che ha usato lei fin dal suo primo intervento (“la vergogna spetterebbe a chi ha tirato in ballo questa vicenda.” , “…stupidaggini…”).

  6. Ecco, “debiti significativi” ha un senso.

    • Si fosse informato fin da subito sulla questione e non si fosse fermato ai titoli ci saremmo risparmiati tutti questa inutile diatriba. Peraltro il documento del ministero è pubblico e pubblicato on-line.

      • Mi sono basato unicamente da quanto pubblicato su rovato.it, più precisamente, proprio solo su questa pagina, a conferma che non ero interessato più di tanto.

        • Non era interessato più di tanto ed è da due giorni che la sta menando con questioni che sarebbero “stupidaggini” e che coprirebbero di “vergogna” chi le avesse aperte? Chissà se fosse stato interessato cosa avrebbe fatto allora.

          • Lei non ha capito proprio niente. Non ho mai detto che chi ha aperto la questione deve vergognarsi. Si troverebbe nelle condizioni di farlo se si trattasse di stupidaggini. L’ha capita adesso o devo farLe uno schizzo?

  7. Guardi lasci perdere che la situazione è invece chiarissima.

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