Pubblichiamo di seguito la lettera del rovatese Diego Paroni sull’ipotesi di pedonalzzare piazza Cavour.
Sono un residente in piazza Cavour a Rovato e vorrei dire la mia sulla proposta avanzata dal Sindaco di pedonalizzare la piazza e dintorni.
Che la piazza sia ridotta a un immenso parcheggio è innegabile e un intervento per rimediare mi sembra giusto.
Del resto, bloccare del tutto il traffico allarma non poco i commercianti e anche la loro posizione è condivisibile. Non voglio entrare nel merito: un compromesso è sicuramente raggiungibile.
Quello su cui vorrei discutere non è la situazione diurna, che coinvolge tutti i negozi della zona, ma quella serale e notturna dei fine settimana, che per i residenti sta diventando intollerabile.
La piazza diventa il teatro di una rumorosa movida, grazie a due/tre locali nei dintorni della piazza, autorizzati a tener aperto fino alle 3 di notte, attirando una clientela giovane che non ha problemi a sottolineare il proprio arrivo e la propria partenza con frequenti colpi di clacson, autoradio a volumi assurdi e urla e risate incuranti dell’ora tarda. Nessun rispetto, nessuna educazione per gli altri cittadini. Colpi di clacson prolungati, auto che sgommano (sui delicati ciottoli della piazza), gente ubriaca e maleducata che urla, moto che rombano come aerei, rumori forti. Tutti i venerdì e sabato, anche quelli caldi di questo periodo in cui si vorrebbero tenere aperte le finestre, gli schiamazzi durano fino e oltre le due e mezza di notte. A quest’ora in particolare non mancano mai alcune persone, più o meno ubriache, che raggiungendo la propria vettura in piazza urlano e bestemmiano per il solo gusto di svegliare e far arrabbiare i residenti.
La mattina dopo le tracce di tanti eccessi sono ben visibili nei vicoli: cocci di bottiglia, vomito e urina.
Le telefonate notturne dei residenti a Vigili a Carabinieri e i relativi interventi non sono mancati, ma da vent’anni che abito qui la situazione non era mai arrivata a questi livelli di disturbo, rabbia e frustrazione.
Per il profitto dei gestori di pochi locali, autorizzati a orari notturni e a far musica dal vivo fino a tarda notte in pieno centro residenziale, si sacrifica il diritto dei residenti al riposo?
Spesso i Comuni sottovalutano la gravità dell’inquinamento acustico (rilevabile, peraltro, con un semplice fonometro) e non ne tengono conto nel fissare gli orari di chiusura di un esercizio rumoroso sito in un quartiere residenziale.
Io nell’idea di pedonalizzare la piazza ci spero fortemente, fosse anche solo per la notte.
Diego Paroni