Nuova settimana nuova polemica per l’amministrazione guidata da Tiziano Belotti. Dopo il caso delle dimissioni del direttore della banda, il caso dei presunti debiti degli assessori verso il Comune, il caso dell’assessore licenziato e sostituito con un esponente eletto all’opposizione con la lista Martinelli e il caso delle accuse che arrivano a Urago sulla questione Lgh (solo per rimanere al 2017), infatti, scoppia il caso della Pro Loco. Belotti, secondo quanto riporta il Giornale di Brescia, ha sfrattato l’associazione guidata da Enrico Genocchio dall’ufficio comunale di via Cantine. Che non ha gradito.
“Nonostante lo sfratto da parte del Comune, continueremo l’attività grazie ai tanti volontari”, ha commentato Genocchio, interpellato dal Giornale di Brescia, “Vogliamo dare una mano a questo paese e alle realtà che ne fanno parte, abbiamo trovato degli ostacoli lungo il cammino ma non ci siamo mai fermati. Dalla riscoperta della cipolla rovatese alle collaborazioni con le Pro loco della provincia di Brescia, fino a quelle con gli istituti professionali bresciani, siamo sempre attivi per promuovere il paese. La sede rappresentava solo un luogo fisico, tuttavia non l’abbiamo mai utilizzata per le attività organizzative ma solo per le riunioni ufficiali: la stanza, infatti, era in condivisione con l’associazione norcini e ci dispiaceva invadere i loro spazi”.
Parole a cui il sindaco ha replicato chiedendo “quale sia stata la loro ultima iniziativa, perché non ne ricordo. Sono da un anno e mezzo in Comune e nessuno ha mai bussato alla mia porta”.
Le attività della proloco, comunque, continueranno. E sarà possibile restare aggiornati sul sito www.rovatoproloco.it