Con una nota il segretario del Pd di Rovato Emiliano Andreoli fa il punto dell’ultimo anno di amministrazione Belotti accusando il sindaco e la sua maggioranza di aver fatto soltanto proclami facendo ben poco su tutti i fronti, a partire da quello della sicurezza.
ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO
“Se dovessi esprimere un giudizio su quest’anno di amministrazione, che spazia dalla totale e disarmante insufficienza alla meraviglia per un lavoro svolto nella maniera migliore non esiterei a fermare l’asticella della mia valutazione sul mediocre, sullo scarso (in cifre dal 4 al 5)… e comunque valutando il lavoro dei nostri amministratori riterrei l’operato assolutamente non adeguato per una comunità grande e importante come la nostra.
Tante, troppe le figuracce, ingenue o volontarie che hanno contraddistinto ahimè le attività dei nostri addetti ai lavori. Oltre ai proclami, alla voce grossa e alle nozioni fondamentali del “vivere padano” (con tanto di valori e morale) qualcuno probabilmente si è accorto che per amministrare Rovato ci vuole ben altro… Competenza, impegno, dedizione, determinazione, dialogo, confronto e ascolto, così.. tanto per cominciare. E giustamente, mentre il nostro primo cittadino consumava fior fior di editoriali dando contro le opposizioni, in successione siamo mestamente passati dalla condanna per discriminazione al disastro degli enti… dai problemi degli asili all’imbarazzo di un’ amministrazione che ha fatto della SICUREZZA il suo cavallo di battaglia e che si sente (com’è normale che sia) impotente davanti a preoccupanti fatti di cronaca che investono il nostro Paese.. (ma non solo Rovato, chiaramente). E ad arricchire e dar sostanza al fallimento dell’amministrazione arrivano anche le notizie (vere o false, non sta a me giudicare) su presunti debiti di assessori e consiglieri comunali.
Saranno vere, saranno false… Non so. Ma il dubbio che si voglia cacciare chi cerca d’indagare su quanto avvenuto è più che reale, se non effettivamente concreto (non auguro a nessuno infatti d’esser nominato, o nominata assessore al bilancio). Come opposizione… anzi, come unica e concreta opposizione (perdonate la sottolineatura) sentiamo il dovere d’informare i nostri concittadini di tutto quel che avviene, anche in maniera comico/grottesca all’interno del nostro municipio. Non pretendiamo certo di cambiare le linee guida e il Credo di chi si “accontenta” di vedere parchetti ordinati e buche rattoppate, di chi vive ancora gonfiandosi il petto con i tre o quattro proclami urlati al mondo in campagna elettorale, o di chi vede solo nei richiedenti asilo (non arrivano a dieci nel nostro paese) o negli extracomunitari l’unico problema della nostra comunità. Chi non vive di pubblicità etnico/razziale preferisce probabilmente pensare alle scuole, agli asili, ai nostri anziani, ai servizi alla persona tendendo la mano a tutti gli uomini e tutte le donne che dedicano tempo ed energia per ricostruire il tessuto sociale… l’unica e concreta speranza per un futuro davvero migliore.
Un ultimo pensiero: Il nostro primo cittadino nel suo ultimo editoriale utilizza, nei confronti di chi era favorevole e appoggiava il referendum costituzionale l’odioso e insulso termine “radicali chic”, imputando agli stessi l’accusa di deridere a dare degli ignoranti a chi invece era contrario alla modifica della costituzione. Non è assolutamente così. Ci siamo spesi tanto per questo referendum, abbiamo cercato di portare alla cittadinanza le nostre motivazioni, ma sempre nel RISPETTO delle opinioni altrui, purché ovviamente attinenti ai questi referendari.
Basterebbe comunque visitare il sito del PD di Rovato e della Lega Nord di Rovato per verificare chi fa corretta informazione, disponibile a tutti (vedi ad esempio i resoconti dei consigli comunali) e chi utilizza invece il sito quasi esclusivamente per screditare e insultare i propri avversari politici. Termino, sono stato fin troppo lungo.
Auguro a tutti i Rovatesi un felice 2017, sperando porti salute, lavoro e serenità. Auguro alla nostra amministrazione di far qualcosina in più…di risolvere liti e conflitti interni per poi (magari) dedicarsi ai problemi della comunità. Auguro al nostro primo cittadino d’iniziare una buona volta, anche se in ritardo ad essere il sindaco di tutti… e non solo del 50.6% dei Rovatesi che lo hanno preferito e non votato.”
Emiliano Andreoli – segretario Pd Rovato