La storia la riporta il quotidiano il Giorno, in edicola ieri. Ed è di quelle che fanno commuovere molti. A Rovato – in via Salvella 11 – infatti, ha sede Casa Bau, centro di recupero per cani disabili e problematici fondato lo scorso novembre dal bresciano Luciano Alpino e da agosto diventato onlus. Lì passano cani vittime di incidenti, ma anche bastonati fino a essere ridotti in fin di vita.
“Sono un esodato – ha raccontato Alpino al giornale – nessuno mi assume: troppo vecchio per il lavoro, troppo giovane per la pensione. Allora ho deciso di dedicarmi al volontariato. A Casa Bau, con l’aiuto di tanti volontari assistiamo e curiamo i cani che ci arrivano”. Ma non solo, perché con l’iseano Marco Miola Alpino costruisce carrellini per animali paralizzati o amputati partendo da ruote di passeggini e simili: uno strumento che sul mercato costa anche 500 euro e che a Rovato viene donato “a offerta”.
“Come Luciano anche io sono rimasto senza lavoro – ha dichiarato Miola a il Giorno – dato che amo i cani ho deciso di buttarmi in questa grande impresa. A Iseo avevo un negozio dove restauravo biciclette antiche e progettavo velocipedi su misura. Ho messo le mie conoscenza a servizio di Casa Bau”.