Il fatto di Chiari? Forse avrebbe potuto succedere a Rovato. E’ quanto si scopre leggendo il Corriere della Sera di Brescia, in cui si spiega che i tre richiedenti asilo pakistani accusati di aver violentato una 22enne bresciana “erano ospitati da circa un anno in tre appartamenti di privati, tra Chiari, Rovato e Castrezzato”, gestiti dalla Cooperativa il Ponte di Coccaglio (guidata da pochi mesi da Umberto Gobbi). Ricordiamo che sulla vicenda esistono due versioni opposte dei fatti: la giovane sostiene di essere stata presa con la forza, i tre – che comunque restano in carcere – che la prestazione sessuale sia stata frutto di una contrattazione economica.