Casa riposo

Bonassi torna alla presidenza della casa di riposo: è polemica

Nuovo ribaltone alla casa di riposo di Rovato. Una storia senza fine che ha riportato al vertice dell’ente il presidente indicato mesi fa dal sindaco leghista Tiziano Belotti: l’ex assessore al Bilancio della precedente giunta civica di centrosinistra, indicato senza il consenso delle forze di opposizione e subito fatto decadere dall’Asl.

In primavera, infatti, Belotti aveva revocato alcuni membri el Cda nominandone altri di fiducia e indicando alla presidenza Nicola Bonassi, ma l’Ats aveva ripristinato il vecchio consiglio di amministrazione, annullando la revoca e rimettendo in pista i vecchi consiglieri (Gianluigi Mombelli, Valentina Bergo, Mirko Armani e monsignor Gianmario Chiari, membro di diritto e presidente dimissionario) fino al 28 settembre 2019. Il sindaco, secondo l’Ats, avrebbe dovuto accontentarsi di rimpiazzare i dimissionari Elena Santus e Daniele Pelati entro un mese. Ma il sindaco di Rovato ha ribadito la legittimità della sua revoca. E il 29 marzo il direttore dell’Ats di Brescia Carmelo Scarcella ha nominato il nuovo commissario nella persona di Pietro Luigi Colombi.
Alla scadenza del mandato, però, Belotti ha ripresentato sostanzialmente gli stessi nomi e nelle scorse ore il Cda ha nominato Bonassi alla presidenza. Una scelta che ha mandato su tutte le furie l’opposizione guidata da Angelo Bergomi (Pd).
“Formulo ai neoconsiglieri il mio augurio di buon lavoro oltre che un messaggio di riconoscenza al commissario che in questi mesi con lucidità e buonsenso ha diretto l’ente”, ha commentato Bergomi su Facebook, “con la schiettezza che da sempre ha guidato il mio modo di fare nell’impegno pubblico voglio chiarire: 1) questo cda (presidenza compresa) non è frutto di alcuna condivisione da parte dell’amministrazione comunale con il nostro gruppo. Il sindaco l’ha deciso autonomamente. 2) Prendiamo atto che due consiglieri facevano parte dei Cda che hanno diretto l’ente nei periodi in cui sono sorti i gravi problemi che hanno portato l’ente al commissariamento”. Insomma: la polemica, per la gestione di un ente che ha anche diversi problemi di natura diversa dalle contese politiche, è appena iniziata.

Rovato.it

18 commenti

  1. Dai angelino, smettila di fare i capricci! È possibile che frigni sempre ma non fai mai uno straccio di proposta costruttiva? E prima non ti andava bene uno e poi non ti va bene l’altro… mesi di commissariamento (pagato!!!) per placare le lagne tue e delle altre opposizioni e poi il commissario che fa? Ritiene pienamente meritevoli le stesse persone che aveva nominato il sindaco e le riapprova! capisco che ti rode ma dovrebbe spiacerti di più per i soldi della casa di riposo buttati al vento per colpa delle vostre polemiche inutili!

  2. Cittadino x Polemico

    Dici che il commissario “ritiene pienamente meritevoli le stesse persone che aveva nominato il sindaco..”. Stai scherzando vero?
    L’hai letta l’intervista al Monsignore pubblicata dal Bresciaoggi domenica mattina?
    Visto che sei disattento ti riporto io il virgolettato di Monsignor Chiari che, ti ricordo, per l’incapacità del sindaco di risolvere la situazione ha retto la casa di riposo per dei mesi.
    “Dopo quanto è successo erra opportuno come ho sottolineato una ripartenza da zero, con persone nuove e invece si torna al partitismo”.
    Torna dai tuoi amici in sezione và!

  3. rovatese x polemico

    Bergomi non farebbe mai nessuna proposta costruttiva? Da attento lettore dei giornali ho letto che solo negli ultimi 3-4 mesi il Comune di Rovato:
    1) si è opposto alla Porte Franche 2 solo dopo che il PD guidato da Bergomi ha presentato una mozione che spronasse a votare contro in consiglio comunale. Senza la mozione l’amministrazione leghista non aveva mosso un dito
    2) la procedura di riscatto dell’illuminazione pubblica è stata avviata solo dopo la mozione presentata dal PD di Bergomi. Senza questa l’amministrazione comunale non aveva mosso un dito.

    Evidentemente ti stanno sulle scatole le persone che dicono la verità senza girarci attorno.

  4. L'Uomo del Monte (Orfano)

    Monsignore non è il commissario. Monsignore è il più politicizzato di tutti e farebbe meglio ad occuparsi della sua parrocchia.

  5. Monsignore?
    1) Monsignore non è il commissario. Il sindaco non poteva nominare persone non approvate dal commissario. Se ne deduce che il commissario -persona di assoluta imparzialità, per definizione (o volete mettere in dubbio pure questo?)- ha trovato meritevoli queste persone.
    2) Ho letto il bresciaoggi: Monsignore dichiara che aveva preso accordi col sindaco per essere nominato presidente. Sottolineo: aveva preso accordi col sindaco per essere nominato presidente!!! All’anima dell’abnegazione, dell’imparzialità, della trasparenza e della novità!!! Monsignore è solo piccato per non avere avuto la carica che tanto desiderava!

  6. Spero tu stia scherzando.
    1) La sai leggere la firma in fondo al decreto di nomina? E’ quella del sindaco. Punto. Il Commissario non ha alcun potere di veto sulle nomine. Quindi hai appena raccontato una falsità
    2) Il Monsignore non aveva preso alcun accordo per fare il Presidente. Ma ti rendi conto della gravità della cosa che hai appena detto? Il Monsignore ha dichiarato anche su un altro settimanale che gli accordi con il sindaco prevedevano che nessuno dei vecchi consiglieri che avevano fatto parte dei CDA che avevano creato i problemi poi sfociati nel commissariamento venisse confermato. Accordo che il sindaco non avrebbe rispettato.

    Torna in sezione a raccontare quella dell’orso e smettila di venir qua a fare brutte figure raccontando fesserie una dietro l’altra.

  7. No, non scherzo. Avendo un familiare nella casa di riposo, non mi permetto affatto di scherzare!
    Io certo non ce l’ho il decreto di nomina. Tu si?
    E grazie al c…o che riporta la firma del sindaco: è lui che formalmente procede alla nomina.
    Forse non sai (lo sai, lo sai…) che il commissario (o, meglio, l’ente che fa capo al commissario) aveva diritto di esprimere parere sulle persone che il sindaco voleva nominare e il parere è stato, evidentemente, favorevole. Dopo tutto quello che è successo, il sindaco non avrebbe certo potuto fare nomine in contrasto con l’ente.
    Riporto le dichiarazioni del monsignore apparse su Chiari Week del 2/10/16, non in contrasto con quelle apparse su Bresciaoggi e naturalmente non smentite dall’interessato: “gli accordi con il primo cittadino, CHE MI AVEVA CHIESTO DI FARE IL PRESIDENTE…”. Il potere temporale è una brutta tentazione.
    Comunque ancora non capisco cosa c’entra monsignore, che vale tanto quanto gli altri membri del consiglio d’amministrazione.
    Ciao Ciccio, me ne torno in sezione. Tu corri dal tuo angelotto.

  8. Il Monsignore HA FATTO il presidente su richiesta di Belotti, a dimostrazione della totale incapacità di trovare una soluzione definitiva (e sto parlando di un anno fa) al disastro amministrativo accaduto nell’ente. E parlo con cognizione di causa, visto che i famigliari ospiti non li hai solo tu!
    Il parere del commissario sulle persone è stato favorevole? Lo dici tu questo? Dove sono gli atti scritti? Te l’hanno detto che è passato in consiglio comunale il regolamento dei mini-alloggi che consente ai 45-enni di entrare senza che il commissario ne sapesse nulla o i tuoi amici in sezione non ti hanno detto nemmeno questo?

  9. Non serve dimostrare il parere favorevole del commissario… se ti sforzi (ma devi metterci impegno), puoi forse arrivare a capire che, come il commissariamento è stato imposto d’autorità per annullare le nomine del sindaco ritenute illegittime, le nuove nomine non potevano essere effettuate previo parere favorevole dell’ente (il quale, altrimenti, avrebbe mantenuto il commissariamento).
    A proposito di dimostrazioni… visto che dici di aver visto la firma del sindaco sul decreto di nomina, tu come l’hai avuto il decreto di nomina?
    Per i mini alloggi, Ciccio, vatti ad informare meglio (come ho fato io!): chi far entrare nei mini alloggi lo decide la casa di riposo ed il sindaco non può imporre nulla; il provvedimento che ha preso il sindaco riguarda solo i criteri (i limiti di età) con cui il comune sceglie le persone da inserire a proprie spese… se poi la casa di risposo decide che i 45enni non entrano nei mini alloggi, il comune non ci può far nulla, sindaco o non sindaco… ecco perché il commissario non è stato interpellato per decisioni che riguardano solo come il comune intende spendere i soldini propri. Il sindaco non ha consentito e non può consentire proprio un bel niente.
    Quindi, vedi che stai dicendo un mucchio di c.zz..e? Di cognizione di causa mi pare che tu ne abbia molto poca… anzi, hai dimostrato di non avere proprio un c…o di cognizione in generale e stai pur tranquillo che chi legge i tuoi commenti, se ha un minimo di buon senso, lo capisce da solo! Ciao Ciccio
    Ah… Monsignore non ne fa mistero con nessuno, visto che l’ha sbandierato ai quattro venti, che lui voleva fare il presidente… chiedi in giro

  10. Stai raccontando un mucchio di fregnacce.
    Il documento di nomina lo potevi leggere anche tu sull’albo pretorio comunale online se avessi avuto almeno il buonsenso di informarti prima di rovesciare la tua bile su questo sito.
    Così come potevi informarti sul fatto che, stabilito dal consiglio comunale un regolamento con i criteri per l’accesso ai minialloggi, in base ad essi si costruisce una graduatoria. E non c’è presidente o cda che tenga se un 45-enne che rispetta i criteri chiede di entrare se avesse un punteggio superiore agli altri. Soprattutto se i punteggi maggiori sono assegnati a voci come “…l’essere sotto sfratto esecutivo….”. Di questo ha parlato la stampa dopo la seduta del consiglio comunale in cui il regolamento è stato approvato. Chi è che raccontava fregnacce?

  11. Ciccio, allora proprio non ci riesci… il comune ha a disposizione 5 minialloggi nei quali inserisce a proprie esclusive spese (fra l’altro pagate alla casa di riposo, che ci guadagna) persone che rispettano le condizioni del regolamento comunale… gli altri minialloggi invece sono regolamentati esclusivamente dalla casa di riposo e gli inserimenti devono rispettare le condizioni da essa sola stabilite. Se il comune vuole pagare per infilare un 45 enne in uno dei 5 minialloggi a sua disposizione, alla casa di riposo non interessa una beata mazza… per questo non è stato interpellato il commissario. Se invece il comune vuole piazzare un 45enne negli altri minialloggi, la casa di risposo lo rifiuterebbe secondo gli attuali criteri d’età che essa ha stabilito!
    Quindi, per rispondere alla tua domanda: chi racconta fregnacce? Tu!
    Per fortuna che le persone si informano, va’!
    Peraltro, sarebbe meglio che anche la casa di riposo rivedesse un po’ i propri criteri, considerato che la maggior parte dei minialloggi sono vuoti e che se li riempisse (anche abbassando i limiti d’età) ci guadagnerebbe i soldi delle rette. Ma su questa iniziativa di buon senso sembra che il vostro angelotto non sia d’accordo (lui deve far vedere che contesta tutto).
    Almeno sul parere del commissario per le nomine te ne sei stato finalmente zittino… forse che hai capito? Allora c’è speranza!

  12. Sul parere del commissario sulle nomine sei tu che te ne sei scappato a gambe levate visto che di documenti non ne hai prodotti mentre la nomina FIRMATA dal sindaco tutti hanno potuto leggerla sull’albo pretorio. Ti è così difficile capire che i minialloggi erano stati pensati per un disagio che nulla ha a che vedere con 45enni magari sottosfratto esecutivo?
    Se per te questo è buonsenso non lo è certamente per le persone che ragionano. Torna in sezione va.

  13. Per la maggior parte i minialloggi sono vuoti, come la testa di chi si oppone alla necessità di far di tutto per riempirli (anche abbassando i limiti di età, come ha fatto il comune per riempire i 5 a sua disposizone). La casa di riposo non mantiene le persone nei minialloggi anzi incassa da loro le rette mensili. Se i minialloggi sono vuoti, la casa di riposo perde un introito importante, testa di rapa!
    Ti ho già ampiamente smerd…o sugli argomenti “firma sindaco” e “mini alloggi” ( oltre che su quelli “commissario” e “monsignore”, ai quali non accenni neppure più).
    Visto che non hai aggiunto nulla di nuovo, non sto nemmeno più a ripetermi, gli utenti vadano a leggersi i messaggi precedenti e giudichino da soli!
    Non hai più argomenti se non arrampicarti sui vetri e ripetere ossessivamente “torna in sezione”, per la magra soddisfazione di avere almeno l’ultima parola… poveraccio, ah ah ah!!!

  14. È inutile tentare di farti capire che i minialloggi erano stati pensati per un servizio che non è quelli di trovare casa ai 45enni sfrattati. Se il problema fosse l’introito perché non andare da un’agenzia immobiliare a cercare inquilini qualsiasi allora? Ma ti rendi conto delle str…..e che scrivi? Hai ragione su una cosa. I lettori si sono fatti un’idea da questa surreale discussione. E qualcuno si dovrebbe vergognare

  15. Ma allora sei veramente scemo!!! Gli alloggi sono vuoti perché le persone che rispetterebbero le restrittive condizioni per entrare non si trovano (non vogliono entrare o non possono permettersi la retta)! Secondo te è meglio lasciarli vuoti o cambiare le condizioni per allargare la cerchia dell’utenza? Quale sarebbe la soluzionione alternativa? Non venirmi a dire di abbassare o eliminare e rette perché la casa di riposo non è un ente di beneficienza! Pagate tu e angelotto, se proprio volete!
    Comunque non credere che io non abbia notato che con le tue cialtronate hai cercato di allontanarti, avendo capito di aver detto grandissime c.zzate, dall’argomento iniziale ovverosia l’affermazione che il regolamento comunale avrebbe dovuto interessare il commissario… e invece non è così perché il regolamento si limita ai soli 5 minialloggi del comune e non influisce minimamente sulle deterimnazioni relative agli altri minialloggi della casa di riposo per la quale i limiti di età non sono minimiamente cambiati. Ciccio, è inutile che tu faccia il furbo blaterando a caso per sviare dai discorsi su cui hai torto!
    Che pazienza che ci vuole…

  16. Blaterato un corno! Minialloggi che stanno all’intern o di un perimetro di un ente, al di là di chi li assegni, devono essere gestiti in accordo con l’ente.
    Dal tuo piedistallo di supponenza ci sei arrivato a capire questa cosa oppure no? Ci sei arrivato a capire che i miniaaloggi dovevano rispondere a un bisogno che con i 45enni sottosfratto non c’entra una beneamata mazza Si o NO? L’unico torto è continuare a rispondere a uno che non sa un cavolo e pretende pure di avere ragione.

  17. MA COSA C’ENTRA che stanno all’interno del perimetro dell’ente con il fatto che il regolamento del comune non doveva interessare il commissario??????????
    MA COSA C’ENTRA la destinazione originaria con l’opportunità di occuparli visto che sono inesorabilmente vuoti??????
    Ma piantala!!!!!!!!! Sii coerente con il discorso invece di saltare da una palla all’altra!!!!!!!!!!!!
    Sono supponente perché me lo posso permettere!
    Ti ho offeso (come se fossi stato l’unico)? L’ingiuria non è più reato!
    Ho diffamato qualcuno? Chi? Uno pseudonimo?
    Ma va’…

  18. Proprio l’ambito giusto dove mettere degli sfrattati poco più che quarantenni! Magari con qualche problematica di dipendenza di vario tipo. E in un paese di 20mila abitanti non ci sono anziani o coppie di anziani che a prezzi calmierati potrebbero entrare in strutture protette e assistite dal personale della fondazione? Le centinaia di badanti attive a Rovato le vedono solo le famiglie che le pagano allora. E chiedersi se l’assessorato alla Pubblica Assistenza (cazxo manco fossimo nel 1800) informa costantemente le famiglie dell’esistenza del servizio è chiedere troppo? Quando è l’ultima volta che l’assessorato ha stampato e divulgato una carta dei servizi? Avendo anziani in casa glielo dico io. Era il 2011. Torni dai compagni di partito e chiuda la bocca.

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