In questo sconfortante momento economico, chi ha la forza di volontà e spirito di competizione, può cercare di sbucare dalla coltre di pessimismo che offusca un po’ tutto il territorio nazionale. Dovrebbero essere i giovani, ma non solamente, a fare leva per spingere lontano le nubi di questa coda (almeno si spera tale sia) di crisi e cercare di trovare buone idee per crearsi e creare posti di lavoro laddove uno Stato, spesso preso da altre situazioni, non fa abbastanza o non fa quello che la popolazione si aspetta.
In altre parole, non premia le buone idee e i giovani sono costretti a esportare il loro ingegno oltre i confini dell’Italia. Ormai sono in tanti ad aver lasciato Paese e famiglia. Non è facile abbandonare gli affetti e una certa zona di comfort, ma del resto che si vuol fare in un’Italia che non premia, che manda avanti, ancora, i figli di qualcuno invece di chi passa gobbo sui libri, o ha del vero talento. E allora via, via verso chi le idee te le finanzia, verso chi ti tende una mano e ti fa capre che in te ci crede.
Chi è rimasto può provare a cercare finanziamenti pubblici, ben pochi, e da privati sfruttando anche i siti informativi, di importi tendenzialmente modesti, ma le somme sono ovviamente da restituire. I finanziamenti a fondo perduto stano diventando sempre più rari e allora cosa ci si inventa? Nulla di nuovo, si seguono i tempi e la tecnologia. Un modo per ottenere finanziamenti da privati è il Crowfunding, una forma di finanziamento collettivo atto a sostenere gli sforzi di persone o imprese. Progetti, obiettivi da raggiungere entro un determinato limite di tempo, semplicemente sfruttando i canali social. Potrebbe sembrare folle pensare che un estraneo possa trovare interesse nel finanziare un progetto di un perfetto sconosciuto, eppure accade.
Delle volte si elargiscono piccoli compensi o si mettono in vendita oggetti e manufatti per raggiungere la quota, delle altre ci si basa solo sulla generosità, appunto, di perfetti estranei, come sta facendo la Fondazione Filosofi Lungo L’Oglio che dopo la tappa di Rovato ha aperto una campagna di crowdfunfing proprio per finanziare il festival omonimo. Ambizioso l’obiettivo: 5 mila euro in 40 giorni.