“Il lago oggi è a livelli sostenibili: se l’estate non sarà particolarmente siccitosa, gli agricoltori possono stare tranquilli sul fatto che avranno l’acqua per i loro campi e la celebre installazione di Christo – The Floating Piers – non dovrà cercare soluzioni tecniche particolari”. A dichiararlo è il rovatese Angelo Bergomi, presidente del Consorzio dell’Oglio. L’ente regolatore che gestisce le acque del Sebino e i canali irrigui collegati decidendo quanta acqua è da destinare all’irrigazione e quanta rimane nel bacino lacustre.
“Le perturbazioni di questi giorni hanno dato un contributo fondamentale per il raggiungimento di un livello del Lago d’Iseo prossimo al massimo previsto dalla concessione. – spiega Bergomi – I timori di non raggiungere l’obiettivo per via dell’andamento climatico dell’inverno scorso e dell’inizio della primavera sono stati per ora fugati, ma certezze ovviamente non se ne possono dare. Tutto dipenderà dalle piogge estive”.
La situazione, del resto, non è esente da rischi collegati a una variabile non prevedibile. Fino ad aprile, infatti, le precipitazioni sono state scarse e soltanto questo mese i valori sono tornati verso la normalità. Una situazione che ha ridotto le riserve in falda e nei serbatoi montani, con la conseguenza che gli afflussi naturali al lago d’ Iseo saranno minori nei mesi di giugno e luglio e – se le temperature dovessero essere fuori norma – si potrebbe determinare un rapido esaurimento della riserva idrica garantita dalla neve nel bacino dell’Adamello. Tale situazione, in assenza dei classici temporali estivi spesso decisivi, potrebbe determinare problematiche di approvvigionamento con i relativi e scontati riflessi sull’abbassamento dei livelli del Sebino.
“Il Consorzio Oglio – sottolinea Bergomi – è comunque pronto a fronteggiare anche questa possibilità, mettendo in campo tutte le modalità di ottimizzazione delle portate disponibili già sperimentate negli anni per ridurre al minimo gli effetti negativi di scenari non favorevoli. La programmazione settimanale delle portate erogate consente, infatti, un rapido adeguamento alle condizioni idrologiche del fiume Oglio e alle necessità delle coltivazioni, concentrando i maggiori volumi irrigui nelle fasi più importanti dello sviluppo fenologico delle colture”. La necessità primaria per l’utenza irrigua è infatti quella di poter usufruire dell’irrigazione, magari ridotta nelle portate in caso di estrema difficoltà, fino ad oltre la metà del mese di agosto. “In ogni caso – conclude il presidente del Consorzio – siamo consapevoli delle molteplici istanze del comparto Oglio-Sebino: il nostro compito è quello di tutelare i nostri associati, ma stiamo dialogando costantemente con lo staff di Christo per trovare soluzioni tecniche che garantiscano tutti i soggetti coinvolti”.