Collaborazione occasionale o Partita Iva? La collaborazione occasionale è sempre più diffusa in questo periodo di scarsità di lavoro o lavoro ad intervalli. Molti di voi la conosceranno come “ritenuta d’acconto” La può utilizzare il soggetto che svolge un’attività per un periodo di tempo limitato, importante è quindi il carattere di “occasionalità” ovvero non deve esserci rapporto di lavoro subordinato e duraturo. Un secondo limite per la “ritenuta” e il valore del compenso che non può essere superiore ai 5.000,00 euro lordi all’anno. Se una delle due condizioni vengono a mancare non c’è altra soluzione che il passaggio alla Partita Iva. Dal punto di vista pratico invece, al momento del pagamento della prestazione, il collaboratore deve produrre una ricevuta per il committente contente: data e numero della ricevuta, dati del collaboratore e del committente, descrizione dell’attività svolta, importo lordo, ritenuta del 20% ed importo netto.
MARIANNA ARCHETTI – COMMERCIALISTA A ROVATO