La vicenda dei vertici della Casa di Riposo Lucini Cantù rischia di far discutere Rovato ancora per mesi. E l’assemblea convocata dal presidente dimissionario dell’ente, monsignor Gianmario Chiari, non ha sciolto i nodi.
Dopo le dimissioni di quattro membri, il sindaco di Rovato Tiziano Belotti (rappresentato nell’occasione dall’assessore Simone Agnelli) ha provveduto a revocare l’incarico agli altri tre: Valentina Bergo, Gianluigi Mombelli e Claudio Suardi (in scadenza nel 2019). Provvedendo contestualmente a nominare un nuovo Cda che dovrebbe essere guidato da Nicola Bonassi, già assessore al Bilancio nella giunta civica di centro-sinistra capitanata da Andrea Cottinelli. Una nomina fatta all’insaputa di parte dell’opposizione e contestata duramente dai consiglieri di opposizione Roberta Martinelli, Diego Zafferri e Angelo Bergomi.
I rapprsentantid dell’opposizione contestano al sindaco il potere di revoca dei membri del Cda e spiegano che, trattandosi di una fondazione autonoma, il primo cittadino ha solo quello di nomina in caso di defezioni. Anche i tre consiglieri decaduti sul punto la pensano diversamente da Belotti e in apertura di seduta hanno letto un documento per contestare il decreto del sindaco, sottolineando che “lo statuto non prevede la revoca dei membri del consiglio di amministrazione della fondazione per volontà dell’amministrazione”.
Quindi i tre hanno chiesto di sospendere l’assemblea in attesa del parere dell’ente competente: richiesta accolta da monsignor Chiari, ma respinta dagli altri che hanno proceduto all’elezione di Bonassi alla presidenza e di Elena Maria Santus alla vicepresidenza. Resta da capire se ora si aprirà una guerra fatta di avvocati e ricorsi, che potrebbe azzerare nuovamente la situazione.