Già giovanissimo, fu console di Rovato. Capeggiò la rivolta, nota come Vespri della Franciacorta, con la quale i rovatesi (nel 1509) insorsero contro i Francesi che avevano occupato il paese. L’occasione della rivolta pare sia stata fornita dal comportamento insolente di alcuni soldati nei confronti della giovane fidanzata del Gigli. L’insurrezione ebbe successo, ma fu presto repressa: Gigli e altri rovatesi furono arrestati, processati a Brescia e decapitati.